

abato 28 dicembre 2024 segna un momento epocale per la Pinacoteca Comunale di Città di Castello, poiché verrà presentato l'intervento di restauro eseguito sulla Pala di Santa Cecilia. Questo restauro ha riportato l'opera al suo splendore originale, rivelando importanti testimonianze della mano di Luca Signorelli, tanto che uno dei massimi studiosi dell'artista, Tom Henry, proporrà una nuova autografia. Il sindaco di Città di Castello, Luca Secondi, e l'assessore alla Cultura, Michela Botteghi, esprimono la loro gratitudine all'Università E Campus per aver reso possibile questo restauro aderendo all'Art Bonus. La presentazione vedrà la partecipazione del sindaco, dell'assessore, di Tom Henry, del soprintendente Giuseppe LaCava, del responsabile di zona Giovanni Luca Delogu, del rappresentante di E Campus Francesco Pietro Polidori, del restauratore Paolo Pettinati, di Marco Santi e Francesca Rosi per la diagnostica, sotto la guida di Giuseppe Sterpatelli, l'ideatore del progetto. L'opera restaurata della Pala di Santa Cecilia rivela il genio artistico di Luca Signorelli in tutta la sua magnificenza, offrendo una visione senza tempo e autentica della maestria del Rinascimento. Grazie a questo intervento, gli spettatori potranno ammirare l'opera come mai prima d'ora, immergendosi nell'arte e nella storia con occhi nuovi e rinnovati. Un momento straordinario che celebra il patrimonio culturale di Città di Castello e riporta alla luce un capolavoro che risplende di nuovo nella sua bellezza originale, come un tesoro prezioso che rivela le sue gemme nascoste al mondo.
Il restauro della Pala di Santa Cecilia è stato un’impresa condotta con profondo senso etico e rigoroso rigore scientifico, che ha portato alla luce l’istanza estetica accanto a quella storica. Questo complesso intervento di pulitura ha consentito di esplorare il passato della materia, rivelando strati nascosti della mano di Luca Signorelli.
Prima del restauro, il ductus pittorico di Luca Signorelli era oscurato da strati di polveri, vernici e ritocchi, che avevano portato la critica a sottovalutare l’opera, attribuendola a un pittore mediocre. Oggi, grazie alla meticolosa pulitura, è possibile ammirare l’anatomia autentica del Bambino, le nudità che erano state nascoste da aggiunte successive, i dettagli accurati della Vergine e la trasformazione della tunica rossa in un capo alla moda seicentesca. La bellezza di Santa Cecilia e Santa Caterina, le cui fattezze erano state alterate, è stata ripristinata, e l’opera brilla di nuovo nel trionfo di color
Sabato 28 dicembre 2024 alle 16.00
Pinacoteca comunale di Cittá di Castello